Scuola primaria "Calangianus"

Primaria "Calangianus"

Tipologia

Edificio scolastico

Descrizione

L'istituto comprensivo "Ines Giagheddu" opera su due territori differenti: Calangianus e Luras.

Il Territorio in cui opera la Scuola: Calangianus

Calangianus è un paese dell’Alta Gallura situato a 518m sul livello del mare, in un altopiano granitico che dal Monte Limbara degrada a Nord verso il bacino del Liscia.

Il territorio comunale occupa una superficie di 13.000 ettari che si estende a Nord-Est della Sardegna e fa parte del Parco Naturale regionale. Il paese si colloca in un contesto sociale, culturale ed economico particolare nella realtà sarda poiché, da oltre un secolo, l’imprenditoria locale ha saputo valorizzare la principale risorsa del patrimonio boschivo dell’Isola: il sughero.

Infatti dal 1979 è entrato a far parte della lista dei cento comuni più industrializzati d’Italia, per i meriti unici conseguiti in campo economico.

Economia. nel paese, in questi  ultimi anni, si è assistito ad un cambiamento irreversibile delle strutture economiche: l’artigianato ha subito un forte calo come pure l’apparato industriale che ha prodotto una dispersione lavorativa, rendendo instabile l’economia del paese.

Sempre legata al mondo del sughero è la produzione di macchinari ad alta tecnologia per la lavorazione dello stesso. Sino al 198, inoltre,7 erano presenti circa 64 cave attive di granito, nelle quali lavoravano circa 350 addetti e circa 200 unità nell’indotto (assistenza e trasporti).

Oggi, a causa della grave crisi internazionale, le imprese hanno subito un graduale calo, sino alla chiusura delle cave.

A Calangianus sono presenti anche industrie per la costruzione di mobili su misura, di infissi in legno, in alluminio e in PVC. Esiste una realtà zootecnica rilevante che annovera allevamenti di alta genealogia, premiati a livello nazionale.

Situazione socio-ambientale. il paese conta 4.500 abitanti; sono presenti monoranze comunitarie, provenienti soprattutto dalla Romania ed extracomunitarie provenienti principalmente dal Marocco. 

La Comunità locale, purtroppo, come tante altre comunità, non è esente da fenomeni quali la tossicodipendenza, l’alcolismo e la microcriminalità.

Una realtà preoccupante che la scuola non può ignorare: infatti, l’età media degli alunni che la frequentano è proprio quella in cui i ragazzi sono più facilmente influenzabili da mode o da messaggi ambigui. per questo il nostro Istituto promuove progetti finalizzati all’educazione alla salute e ala legalità che coinvolgono gli studenti e le loro famiglie.

Diverse associazioni di volontariato, ormai da decenni, promuovono azioni di solidarietà e sostegno verso la fascia debole della popolazione e affiancano la scuola con interventi di educazione e istruzione permanente

Il Territorio in cui opera la Scuola: Luras

 Luras, paese dell’alta Gallura di circa 2.600 abitanti, situato nella regione nord orientale della Sardegna si estende su un poggio granitico dell’altipiano del Limbara a 508 metri di altitudine. Luras ha una sua identità storica, culturale e linguistica che lo rende originale nel contesto gallurese.

Sa limba: il dialetto lurese. Il paese di Luras, pur essendo inserito in un contesto geografico gallurese, ha mantenuto viva una sua particolare identità linguistica: è da considerarsi infatti espressione di una variante del sardo logudorese, inserita in una zona in cui è il dialetto gallurese di origini corse ad essere predominante.

L’originalità linguistica dei lurisincos, i luresi, si evidenzia in particolare dalla musicalità dell’accento, ma anche da altri aspetti come l’utilizzo solo dell’articolo femminile sas per i sostantivi al plurale: “gli uomini” viene tradotto sas omines, mentre nelle altre varianti del logudorese è sos omines.

L’ipotesi più accreditata, in grado di spiegare perché Luras ha conservato la parlata logudorese, ci riporta indietro nel tempo, intorno al 1200: in quell’epoca la Gallura fu infestata da un’epidemia; solo Luras rimase immune dal flagello e poté difendersi dai Corsi che dal nord dell’isola occupavano i luoghi lasciati deserti dalle altre popolazioni galluresi in fuga.

L’economia. Luras ha un’economia differenziata: sono presenti attività legate all’artigianato (soprattutto lavorazione del sughero e del granito) e all’edilizia, aziende agropastorali (notevole la  viticoltura) e commerciali. Risulta tuttavia diffusa la condizione della donna casalinga, mentre non pochi sono i cittadini disoccupati, non solo giovani. Nel paese è presente un considerevole nucleo di lavoratori extracomunitari, ben inseriti nella comunità, i cui figli frequentano i vari ordini della Scuola.

 Le risorse culturali. Per quanto riguarda l’aspetto culturale, Luras è un centro abbastanza attivo: oltre ala biblioteca comunale che sarà ristrutturata a breve, esiste il museo etnografico “Galluras”, fedele ricostruzione degli ambienti tipici della civiltà gallurese tra la fine del ‘600 e la prima metà del ‘900.

Ma Luras ospita anche un prestigioso premio letterario intitolato a Filippo Addis, narratore lurese di rilievo nel panorama letterario della Sardegna.

Da segnalare inoltre la “Collezione Forteleoni”, opera di una personalità singolare che usò il sughero a fini artistici. Nel paese sono presenti alcune chiese di pregevole fattura architettonica, mentre nelle campagne abbiamo dei dolmen e, molto famosi, due oleastri millenari.

Dove si trova

Modalità di accesso

Accesso agli edifici in via Roma

Info

Secondo quanto si apprende dal libro “Calangianus, storia di un paese di Gallura” di Pietro Zannoni, grande docente di Lettere della nostra Scuola Media e noto giornalista, la prima pietra del Caseggiato scolastico fu posata il 9 luglio 1914, con cerimonia solenne. Ma gli alunni e gli insegnanti dovettero aspettare ad usufruirne.

Nel 1917, infatti, durante la prima guerra mondiale, il nuovo edificio servì per ospitare i soldati di stanza in paese.

Successivamente, durante il ventennio, fu trasformato in un “bazar internazionale”: vi si sistemarono uffici, una falegnameria, una sala da ballo, un museo archeologico, la sede del fascio. Dappertutto segni di decadimento. Poche aule scolastiche furono collocate in locali umidi e gelidi, con i vetri rotti: e questa era la scuola che, ovviamente, si muoveva con i criteri educativi fascisti.

Durante la seconda guerra mondiale, i locali che accoglievano le scuole elementari furono adibiti a Ospedale militare.

L’edificio negli anni ’50 fu restaurato e ultimato con la sopraelevazione dell’ala Nord.  Reso accogliente e funzionale, vi si sistemarono gli Uffici comunali e la Scuola d’avviamento professionale a indirizzo sugheriero.  D’inverno, non essendoci ancora l’impianto di riscaldamento centralizzato, si ovviava con i bracieri, preparati al mattino presto dalla bidella, l’indimenticabile zia Francisca Mundula, che ne sistemava uno in ogni aula, bello pieno di braci ardenti. In seguito si usarono stufe a legna e poi stufette elettriche.

Furono istituite: la Direzione didattica, con giurisdizione anche sulle scuole di Luras, Telti e alcune di Tempio, e la Scuola Tecnico-Industriale Sugheriera con annessa la Scuola di Avviamento, intitolata a Niccolò Ferracciu. Dal 1952, il Patronato scolastico iniziò il servizio di refezione scolastica.

Nel 1953, il Provveditore agli Studi di Sassari, Salvatore Cappai, alla presenza dell’allora Ministro all’Istruzione Antonio Segni, inaugurò la Scuola Media Statale, intitolata a Ines Gagheddu.

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