Pnsd (Piano Nazionale per la Scuola Digitale)

Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale

Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56, il MIUR, con D.M. n. 851 del 27.10.2015 ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale. Si tratta di una strategia pluriennale, declinata in 35 azioni, volta all’innovazione della scuola, che “indirizza l’attività di tutta l’ Amministrazione con azioni già finanziate che saranno prese in carico dalle singole Direzioni del Ministero per l’attuazione”. Le 140 pagine del Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) sono pubblicate sul sito internet dell’Isti tuto e scaricabili all’indirizzo http://www.istruzione.it/scuola_digitale/index.html

il Pnsd riassunto in 35 azioni 

Il primo passo per l’attuazione del Piano Nazionale per la Scuola Digitale nel nostro Istituto, ha previsto l’individuazione dell’animatore digitale, scelto secondo i criteri descritti dal PNSD. Successivamente, si  è proceduto a un’attenta ricognizione dell’esistente al fine di pianificare le azioni a breve, medio e lungo termine. L’analisi dei bisogni e delle risorse disponibili ha riguardato i 3 ambiti definiti dal PNSD: strumenti, curricolo e formazione.

Per ciò che concerne gli strumenti, sono emerse alcune criticità, riguardanti soprattutto l’obsolescenza e la manutenzione degli strumenti tecnologici, per la quale sono state attivate soluzioni che non possono soddisfare le esigenze di innovazione nel lungo periodo. A tale scopo sarà fondamentale l’adesione a tutti i bandi PON per l’attuazione del PNSD, per l’implementazione delle risorse esistenti e la sostituzione di strumenti ormai obsoleti e non recuperabili.

Come esplicitato nel Rapporto di Auto Valutazione (RAV) e nel Piano di Miglioramento (PDM), l’istituto “Ines Giagheddu” ha intrapreso la lunga strada della definizione di un curricolo verticale a partire dall’anno scolastico 2015 – 2016 con il coinvolgimento di tutti i docenti dell’istituto ripartiti in Dipartimenti disciplinari. Il curricolo verticale, ancora in fase di elaborazione in alcune parti, sarà concluso entro il 30 giugno 2016. L’innovazione didattica, che si intende perseguire, sarà supportata dall’ingresso degli strumenti tecnologici. In particolare, nel triennio si cercherà di portare a sistema l’utilizzo di pratiche didattiche digitali già utilizzate da alcuni docenti e ne verranno sperimentate altre, utilizzando le strategie del learnig by doing e le metodologie della ricerca didattica.

La formazione dei docenti sulle metodologie della didattica digitale, potrà avvalersi di ben tre progetti in rete finanziati dal MIUR nell’ambito dei finanziamenti previsti per il Piano di Miglioramento, per la formazione dei  docenti all’uso delle nuove tecnologie e per la formazione degli animatori digitali.

L’azione dell’animatore digitale, poi, sarà rivolta alla formazione dei docenti sull’utilizzo delle nuove tecnologie per la didattica con un piano di lavoro prevede 2 – 3 ore di lezione frontale per ordine di scuola, seguite da diverse ore di affiancamento del docente nella sperimentazione in aula, con gli alunni. L’animatore digitale avrà, dunque, la funzione di facilitatore / motivatore.

Nel nostro istituto, come in altri, è diffusa la convinzione che  l’ utilizzo della tecnologia sia prerogativa di pochi appassionati ai quali rivolgere la formazione specifica. La nuova sfida che ci si pone davanti implica il superamento di tali preconcetti e il graduale raggiungimento di una nuova prospettiva che si traduca in un sistema integrato di docenti che utilizzano abitualmente la tecnologia. Naturalmente, il raggiungimento questo traguardo implica l’adeguamento delle infrastrutture scolastiche. Dalla ricognizione preliminare sui bisogni formativi dei docenti, inoltre, è emerso che il livello di alfabetizzazione digitale dei docenti dell’istituto si colloca al di sotto della media nazionale. Pertanto, il piano triennale dell’animatore digitale sarà personalizzato, per ogni docente aderente alla formazione e al percorso di accompagnamento, in funzione delle esigenze didattiche e delle possibilità, per livelli di competenze crescenti.

Il piano triennale dell’animatore digitale (AD)

L’Animatore Digitale coordina la diffusione dell’innovazione a scuola e le attività del PNSD, ivi comprese quelle previste nel Piano triennale dell’offerta formativa di Istituto.
Si tratta, quindi, di una figura di sistema e non di un supporto tecnico.

Il suo profilo (cfr. azione #28 del PNSD) è rivolto a:

Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi.

Coinvolgimento della comunita’ scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del Pnsd, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.

Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.

Prima annualità

Ambito: Formazione interna

  • Verrà reso pubblico il  Piano Nazionale Scuola Digitale con la pubblicazione sul sito internet dell’Istituto e promozione di un incontro nel quale dibattere i pro e i contro del documento, secondo le metodologie della divulgazione scientifica, volta a illustrarne i dettagli e a criticarne, se necessario, gli approcci. Questa fase sarà svolta nel mese di gennaio 2016 mediante incontri in presenza e/o form/questionari cartacei e/o online.
  • Verrà attuata una ricognizione puntuale di tutte le “buone pratiche didattiche” (digitali e non) che nell’ istituto vengono già attuate. Tale ricognizione, che non potrà prescindere dal Rav,  deve tradursi in un documento ufficiale che sia a disposizione di docenti, alunni e famiglie al fine di rendere pubbliche pratiche efficaci che non sempre sono all’attenzione dell’intero collegio dei docenti.
  • Dopo la ricognizione è opportuno ragionare sui punti di forza e debolezza della didattica dell’ istituto (digitale e non) e definire quali metodologie innovative perseguire con le tecnologie (ma non solo) nei prossimi tre anni. Sarà indispensabile integrare il curricolo verticale con le  competenze, in fase di elaborazione, potenziando a livello trasversale la didattica per problemi (problem solving o problem posing).
  • Formazione sulle metodologie e sull’uso degli ambienti per la Didattica digitale integrata. Chiarite le “pedagogie” che si vogliono perseguire e i mezzi idonei a farlo, l’AD progetterà gli interventi di formazione. Nella fase iniziale gli interventi saranno trasversali (“problem solving”, “Learning by doing” o “valutazione autentica”) e poi declinati nei singoli ambiti disciplinari.
  • Al termine dell’anno scolastico l’AD elaborerà alcune preliminari conclusioni sui primi interventi ed approcci. In particolare, sul grado di partecipazione in seno alla fase di ricognizione e alla fase di intervento, mediante la compilazione di questionari ad hoc. Allo stesso modo, per deontologia professionale e per trasparenza, chiederà ai colleghi un giudizio sul suo operato, anche per poter eliminare, per i mesi a venire, eventuali criticità motivate da inesperienza e complessità dell’incarico.

Ambito: Coinvolgimento della comunità scolastica

  • Utilizzo di un Cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche
  • Seminari sull’utilizzo del libro digitale rivolte soprattutto alle famiglie, con particolare attenzione agli alunni con Bes.
  • Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” all’Ora del Codice della scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado.
  • Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici
  • Creazione di un nuovo sito internet della scuola, all’interno del nostro  dominio .gov, nel quale saranno poste in evidenza anche le priorità del PNSD.

Ambito: Creazione di soluzioni innovative

  • Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale implementazione.
  • Selezione e presentazione di Siti dedicati, App, Software e Cloud per la didattica.
  • Presentazione di strumenti per la condivisione di documenti, forum, blog e classi virtuali
  • Educazione ai media e ai social network
  • Sviluppo del pensiero computazionale e introduzione al coding.
  • Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione.

Seconda annualità

Ambito: Formazione interna

  • Formazione avanzata per l’uso degli strumenti tecnologici in dotazione alla scuola
  • Formazione avanzata sulle metodologie e sull’uso degli ambienti per la Didattica digitale integrata
  • Formazione per gli studenti e le famiglie sulla cittadinanza digitale
  • Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e
    collaborativa
  • Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali e all’adozione di
    metodologie didattiche innovative
  • Utilizzo di pc, tablet e Lim nella didattica quotidiana
  • Scenari e processi didattici per l’integrazione del mobile, gli ambienti digitali e l’uso di dispositivi individuali a scuola (Byod)
  • Organizzazione della formazione anche secondo nuove modalità: utilizzo nella scuola primaria delle ore di programmazione per avviare in forma di ricerca – azione l’aggiornamento sulle tematiche del digitale
  • Partecipazione a bandi nazionali ed internazionali

Ambito: Coinvolgimento della comunità scolastica

  • Realizzazione di ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata.
  • Promuovere la costruzione di laboratori per stimolare la creatività.
  • Trasformazione della biblioteca scolastica in un ambiente mediale.
  • Implementazione dell’utilizzo di archivi cloud.
  • Implementazione del sito internet della scuola.
  • Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici.

Ambito: Creazione di soluzioni innovative

  • Orientamento per le carriere digitali.
  • Cittadinanza digitale.
  • Costruire curricoli verticali per la costruzione di competenze digitali, sia trasversali sia disciplinari.
  •  E-Safety.
  • Qualità dell’informazione, copyright e privacy.
  • Azioni per colmare il divario digitale femminile.

Terza annualità

Ambito: Formazione interna

  • Elaborazione di lavori in team e di coinvolgimento della comunità (famiglie, associazioni, ecc.)
  • Creazione di reti e consorzi sul territorio, a livello nazionale e internazionale
  • Realizzazione di programmi formativi sul digitale a favore di studenti, docenti, famiglie, comunità
  • Utilizzo dati (anche Invalsi, valutazione, costruzione di questionari) e rendicontazione sociale (monitoraggi)
  • Studio di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi per gli anni successivi.
  • Partecipazione a bandi nazionali ed internazionali.

Ambito: Coinvolgimento della comunità scolastica

  • Ricognizione dell’eventualità di nuovi acquisti e fundraising
  • Gestione della sicurezza dei dati anche a tutela della privacy
  • Sperimentazione di soluzioni digitali hardware e software sempre più innovative.
  • Realizzazione di una comunità anche on line con famiglie e territorio, attraverso servizi digitali che potenzino il ruolo del sito web della scuola e favoriscano il processo di dematerializzazione del dialogo scuola-famiglia
  • Nuove modalità di educazione ai media con i media
  • Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici.

Ambito: Creazione di soluzioni innovative

  • Introduzione alla robotica educativa
  • Aggiornare il curricolo di tecnologia
  • Fare coding utilizzando software dedicati (Scratch)
  • Educare al saper fare: making, creatività e manualità
  • Risorse educative aperte (OER) e costruzione di contenuti digitali
  • Collaborazione e comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali scolastiche alle comunità virtuali di pratica e di ricerca
  • Creazione di aule 2.0 e 3.0.